Applicato a : Computer assemblati.
Diagnostica
La frase “Il mio PC non si accende” può significare molte cose diverse. Per motivi di chiarezza, supponiamo che il sistema non reagisca quando premete il pulsante di accensione sul case oppure che si accenda per circa un secondo per poi spegnersi di nuovo.
Se il PC si accende ma sullo schermo non vengono visualizzati contenuti di alcun tipo oppure siete bloccati nelle impostazioni del BIOS e non riuscite ad accedere al sistema operativo, potete consultare la sezione relativa ai “Motivi per cui è impossibile avviare Windows” nella guida alla risoluzione dei problemi.
Nel corso del processo di diagnostica, parleremo in dettaglio di vari hardware per PC. Sentitevi liberi di utilizzare questa guida alla creazione del PC come riferimento per eventuali domande relative alle modalità di assemblaggio dell’hardware del PC o a componenti specifici.
Inoltre, vi consigliamo di proseguire la lettura per trovare la situazione che corrisponde maggiormente alla vostra. Ciò vi consentirà di comprendere cosa dovete aspettarvi prima di iniziare il processo di diagnostica, ma non tutti i problemi potrebbero riguardarvi, quindi consultate pure la sezione che ritenete più appropriata.
Fase 1: controllare i cavi
Se il sistema riceve alimentazione, ovvero i LED dei componenti interni del PC si illuminano, potete passare alla fase 3.
Altrimenti, iniziamo a controllare i cavi provenienti dalla parete.
- Verificate che la presa a muro sia alimentata collegando un dispositivo funzionante (ad esempio una lampada) e controllate se si accende correttamente.
- Assicuratevi che eventuali dispositivi di protezione da sovratensione o prese multiple siano inserite correttamente nella presa e che l’interruttore di alimentazione sia acceso. Collegate altri dispositivi alla presa multiplae verificate che funzionino correttamente.
- Verificate che l’interruttore on/off di alimentazione del PC sia attivato.
- Verificate che il cavo di alimentazione del PC sia inserito correttamente nella presa di alimentazione e di uscita, poiché potrebbe essersi allentato con il tempo.
Una volta controllati i collegamenti dal PC alla parete, passate a testare il cavo di alimentazione che collega il PC all’alimentatore (noto anche come cavo C13).

- Molti monitor utilizzano lo stesso cavo degli alimentatori per PC desktop. Se è anche il vostro caso, sostituite il cavo del monitor con quello del PC e verificate se il monitor si accende. Se non si accende, provate con l’operazione contraria, ovvero usate il cavo del monitor per accendere il PC.
- Acquistate un cavo C13 sostitutivo se non ne possedete altri. Ricordate che alcune configurazioni di PC ad alto consumo energetico utilizzano cavi di diametro superiore, pertanto assicuratevi di sostituire il cavo che stavate utilizzando con uno di diametro simile.
Una volta esclusi cavo di alimentazione e presa a muro, potete concentrarvi sul cablaggio interno del case.

Fase 2: cablaggi interni
Il passo successivo è controllare all’interno del sistema per escludere la presenza di cavi allentati o difettosi. Se il vostro sistema è di tipo preassemblato, tenete presente che l’apertura del PC può violare le condizioni della garanzia, pertanto è preferibile contattare il produttore del sistema per chiedere consigli prima di procedere.
Innanzitutto scollegate il cavo che collega il PC alla presa di alimentazione a muro prima di eseguire qualsiasi altra operazione all’interno del computer. Inoltre, assicuratevi di scollegare tutte le periferiche esterne, come tastiere, mouse o dischi rigidi esterni e analizzate i cavi collegati al computer. I cavi di collegamento dei dispositivi USB o degli schermi possono causare problemi di alimentazione e se il PC si avvia senza di questi, provate a collegarli uno alla volta finché non trovate la periferica difettosa; quindi provate ad avviare senza quest’ultima o sostituendola.
Se questa procedura non è efficace, scollegate il computer dalla presa a muro e aprite il case per poter accedere ai componenti interni. Questa operazione varia a seconda del case, pertanto dovrete seguire la documentazione e le istruzioni relative per poter accedere alla parte interna del PC.
Dopo aver aperto il case, verificate tutti i collegamenti dall’alimentatore ai componenti PC e, qualora ne trovaste di allentati, riposizionateli in sede correttamente. Se possedete un alimentatore modulare (un’alimentatore che consente di scegliere i cavi da utilizzare), assicuratevi di controllare che i cavi siano in sede anche dal lato dell’alimentatore. Dopo esservi assicurati che tutti i cavi siano saldamente in posizione su entrambi i lati, provate ad accendere il PC.
Se il problema non è risolto, provate a scollegare tutti i cavi di alimentazione collegati ai componenti. Ciò include anche il cavo a 24 pin e quello di alimentazione della CPU collegati alla scheda madre, gli altri cavi di alimentazione di eventuali dispositivi PCIe come la GPU e i connettori di alimentazione SATA e Molex collegati ai dispositivi di storage e agli altri accessori.
Per informazioni più approfondite sui collegamenti di alimentazione, date un’occhiata a questa pagina che riassume tutto ciò che dovete sapere sugli alimentatori.
Dopo aver scollegato tutti i componenti dall’alimentatore, riposizionate i cavi di alimentazione di scheda madre e CPU, collegate il PC e controllate se si accende, come indicato dalle spie illuminate sull’hardware e dall’attivazione delle ventole.
Se si accende, è una buona notizia. Potete spegnere il sistema e iniziare a ricollegare i cavi di alimentazione a ciascun componente hardware, quindi eseguire la verifica fino a individuare il componente che causa il problema. Ancora una volta, se desiderate indicazioni sugli hardware che richiedono una connessione di alimentazione oppure in caso di dubbi sui collegamenti, consultate questa introduzione all’assemblaggio del PC.
Quando osservate l’interno del vostro case, fate attenzione a tutto ciò che potrebbe causare un cortocircuito elettrico. Gli esempi più comuni sono le schede madri avvitate direttamente al case senza utilizzare i distanziatori necessari oppure i connettori Molex* con pin inutilizzati che fanno contatto con lo chassis. Se il PC è preassemblato, è improbabile riscontrare questi difetti ma vale comunque la pena controllare per assicurarsene.
Se avete provato a seguire tutti i suggerimenti riportati sopra ma i LED dei componenti sono ancora spenti, possiamo ipotizzare un guasto all’alimentatore.
Se avete a disposizione un alimentatore di ricambio funzionante, collegate il cavo della CPU e il cavo a 24 pin della scheda madre dall’alimentatore nuovo per capire se riesce a fornire alimentazione alla scheda madre. In caso affermativo, con tutta probabilità il problema era l’alimentatore precedente, quindi potete contattare il produttore per la sostituzione.

Fase 3: codici POST, schede madri e test dell’hardware
È possibile che il sistema sia alimentato, come indicano le spie sull’hardware interno, ma non si accenda correttamente. Se il sistema non risponde quando premete il pulsante di accensione sul case oppure se si accende per un secondo e poi si spegne nuovamente, seguite la procedura indicata di seguito.
Codici POST e segnali acustici
Sebbene possa essere complicato individuare il motivo per cui il PC non riesce ad avviarsi, i test integrati rappresentano un valido aiuto. I codici POST (Power On Self Test) e i segnali acustici sono indicazioni audio e visive che il produttore della scheda madre utilizza per comunicare i risultati dei test interni sull’hardware. Questi segnali possono essere molto utili per determinare eventuali problemi dell’hardware che potrebbero impedire l’accensione del PC.
I codici POST in genere sono formati da due cifre che indicano il punto in cui il sistema ha rilevato un problema hardware nel processo di avvio e spesso ciò consente di identificare l’origine del malfunzionamento. Ad esempio, se il codice POST indica un errore di inizializzazione della memoria, sapete di dover iniziare la procedura di risoluzione dei problemi partendo dalla RAM. Molte schede madri sono dotate di un display esadecimale che visualizza il codice e fornisce informazioni chiare sul punto in cui iniziare il processo diagnostico. Se la scheda madre non è provvista del display incorporato, potete procurarvi una scheda POST che mostra il codice e va installata in uno slot PCIe.
I segnali acustici sono l’equivalente uditivo dei codici POST. Quando accendete il computer, supponendo che si accenda, potreste udire una serie di segnali acustici. Tali segnali audio svolgono lo stesso ruolo diagnostico dei codici POST, ad esempio, tre segnali acustici potrebbero indicare l’assenza della scheda video e potreste iniziare riposizionando correttamente la GPU.
Sebbene queste indicazioni possano risultare utili, ogni produttore di schede madri utilizza un sistema di codici diverso. Controllate la documentazione della scheda madre oppure eseguite ricerche online per scoprire i codici utilizzati dal produttore della vostra scheda madre e provare a individuare il vostro problema.
Aggiornamenti del BIOS della scheda madre
Se non visualizzate alcun codice POST e avete già provato a seguire i passaggi descritti sopra, assicuratevi che il BIOS della scheda madre sia aggiornato.
Di solito è possibile aggiornare il BIOS della scheda madre alla versione più recente anche se il PC non fornisce codici POST. Il processo può variare a seconda del produttore della scheda madre, quindi consultate la documentazione fornita con la scheda madre o quella online per assicurarvi di utilizzare la versione più recente del BIOS per il vostro sistema.
Probabilmente questo accorgimento non è necessario se il computer funzionava correttamente e si è arrestato oppure se utilizzate un sistema preassemblato, ma se state costruendo un PC che non si avvia, soprattutto se assemblato con un vecchio modello di scheda madre, verificate di usare la versione del BIOS più recente.
Fase 4: pulsante di accensione
Se il PC non si avvia ma la luce della scheda madre è accesa, il problema potrebbe riguardare il pulsante di accensione sul case stesso o i fili che collegano il pulsante alla scheda madre.
Verificate se sulla scheda madre è presente un pulsante di accensione. Non tutte ne sono provviste, consultate il manuale della scheda madre se non siete sicuri o non riuscite a individuarlo. Utilizzando questo pulsante, è possibile accendere il sistema correttamente proprio come fareste con un pulsante di accensione funzionante. Se il pulsante sulla scheda madre funziona, allora saprete che il problema è nel case.
Se invece la scheda madre non è dotata di un pulsante di accensione proprio, è possibile utilizzare un cacciavite per avviare il sistema.
Ecco la procedura da seguire:
- Individuate i duepin dell’interruttore di accensione sulla scheda madre. Spesso questi pin sono etichettati con una scritta simile a PWR_SW e con i simboli + e -. Se il pulsante di accensione del case è già collegato a questi pin, è necessario rimuovere i cavi. Consultate il manuale della scheda madre se avete difficoltà a trovare ipin dell’interruttore di accensione, poiché a volte può essere difficile individuare l’etichettatura a occhio nudo.
- Assicuratevi che il cavo di alimentazione a 4/8 pin della CPU e quello a 24 pin della scheda madre siano collegati e che l’alimentatore sia acceso e fornisca energia.
- Con la punta in metallo di un cacciavite, toccate delicatamente i due pin del pulsante di alimentazione e, se tutto è collegato correttamente, il sistema si accenderà. Questa azione produce lo stesso effetto ottenuto premendo il pulsante di accensione sul case, quando è collegato correttamente, o quello presente sulla scheda madre.
Se il sistema si accende premendo il pulsante sulla scheda madre o creando un ponticello con un cacciavite, allora il problema potrebbe risiedere nel case. Se il case è provvisto di un pulsante di reset, vedrete che tale pulsante è collegato ai pin di reset vicino a quelli del pulsante di accensione. Provare a sostituire i cavi del pulsante di alimentazione con quelli del pulsante di reset. Il funzionamento dei cavi è analogo e, se il problema è il pulsante di accensione sul case, collegando il pulsante di reset ai pin del pulsante di accensione potreste riuscire ad aggirare il problema.
Per accendere il computer, ovviamente dovrete premere il pulsante di reset, non quello di accensione, ma si tratta di una soluzione utile sebbene temporanea. Per una soluzione definitiva, contattate il produttore del case.

Fase 5: verifica dei componenti
Se il computer non si accende ancora, potrebbe essere necessario testare ogni componente hardware singolarmente. Si tratta di una procedura leggermente diversa da quella relativa ai cavi di alimentazione descritta in precedenza. e che ci ha consentito di escludere la presenza di cavi difettosi nell’alimentazione. Adesso dobbiamo controllare i collegamenti alla scheda madre e assicurarci che tutti i componenti hardware comunichino correttamente con il resto del sistema.
Iniziate rimuovendo la GPU, scollegando tutti gli storage, disinserendo qualsiasi elemento da I/O ed eliminando tutti i moduli di RAM tranne uno nel primo slot RAM della scheda madre.
Desideriamo assicurarci che l’alimentatore fornisca energia a scheda madre e CPU, ma comunque è necessario privare il sistema di qualsiasi hardware non essenziale.
Se il PC si accende con questo setup minimalista, aggiungete un componente hardware, eseguite il test quindi spegnete. Ricordatevi di sostituire il modulo di memoria RAM almeno una volta, poiché anche il modulo utilizzato potrebbe essere difettoso e deve essere testato.
Proseguite in questo modo finché non trovate il componente difettoso che impedisce l’avvio del sistema e avrete scoperto l’origine del problema. Se il computer continua a eseguire il test POST con tutti i componenti tranne l’hardware guasto, il problema sarà confermato e potrete iniziare la procedura di risoluzione dei problemi hardware oppure valutare l’ipotesi di cambiare il PC.
Test continuo
Se avete seguito i passaggi per la risoluzione dei problemiindicati in precedenza ma non siete comunque riusciti a individuare il problema, è abbastanza probabile che si tratti di un guasto alla scheda madre o all’alimentatore oppure di un problema con la CPU.
Escludere completamente uno qualsiasi di questi problemi hardware rientra nella procedura di risoluzione dei problemi. Se siete fortunati e avete a disposizione parti di ricambio, è il momento di utilizzarle per sostituire i componenti installati in precedenza e vedere se risolvete il problema. Eseguire i test con una scheda madre diversa può essere più impegnativo, poiché è necessario reinstallare la CPU e il sistema di raffreddamento (supponendo siano compatibili), per questo poter utilizzare componenti hardware di riserva è il modo più semplice per individuare e risolvere il problema.
Se è arrivato il momento di cambiare il computer, avete a disposizione moltissime risorse pronte ad aiutarvi nella scelta del prossimo PC per il gaming.
Tratto dal sito intel.com